Rimini | Biodigestore, da Uptown un nuovo esposto: Fuoriuscita gas confermata, reagiamo a silenzio di Comune e Provincia
Biodigestore Ca’Baldacci, il comitato Rimini Uptown torna a riaffermare con certezza, contraddicendo Hera, che lunedì dall’impianto è uscito biogas, non appena odori. Quello che si sarebbe verificato nell’impianto corrisponderebbe a un “accumulo di biogas, causato dal cattivo funzionamento di un macchinario, con una successiva fuoriuscita non controllata del gas”. Due gli inghippi che lunedì sera hanno portato “al primo incidente nell’impianto in collaudo”. Il primo starebbe nel cattivo funzionamento della macchina, il secondo consisterebbe nel fatto di aver “rilasciato in atmosfera il biogas senza averlo bruciato prima nella apposita cabina”, come dovrebbe avvenire secondo le normali procedure.
“Noi – dice Mauro Franceschini – siamo i testimoni del primo incidente di biogas a Rimini. La stessa Hera afferma di aver messo in sicurezza l’impianto alle 22,30. Questo implica che prima non lo era. Stiamo preparando un nuovo esposto. Riteniamo sia una cosa molto grave che gli assessori Sabba e Visintin siano venuti qui prontamente a rassicurarci sul fatto che non c’erano pericoli di alcun genere e che invece adesso di fronte a un fatto gravissimo se ne stiano zitte. Lo stesso sta facendo il sindaco. Che fine ha fatto? Vorremmo sapere che tipo di indagini stiano facendo. Vogliamo reagire a questa sospensione del giudizio. Non si può mentire ai cittadini come si sta facendo”.
Intanto le giornate altalenano tra novità buone e cattive per i residenti a San Martino in Venti. Ieri sera intorno alle 9 sono state avvertite “emissioni odorigine, di natura diversa da quelle sprigionate con l’incidente di lunedì, ma comunque originate da cattiva gestione dell’impianto”, spiegano i vicini di casa di quello che chiamano l’“ecomostro”. Dapprima la puzza era solo vicino l’impianto, poi, raccontano “si è estesa ed è rimasta fino alle 10,15”. I cittadini hanno quindi chiamato Arpa che è arrivata per i suoi rilievi, “ma la manifestazione odorigena era ormai finita. Noi comunque abbiamo diversi testimoni del fatto. Purtroppo anche viste le condizioni atmosferiche è difficile circoscrivere il fenomeno. Arpa ha comunque effettuato sopralluoghi in diverse abitazioni che vivono in particolari condizioni di inquinamento”.
Sempre Arpa questa mattina è tornata a Ca’Baldacci e con i tecnici del Comune ha incontrato i rappresentanti del comitato per definire i luoghi dove posizionare i rilevatori di pm10 a causa della eccessiva mobilità attorno all’impianto. “Si parla di 20mila e più camion ogni anno. Il rilevatore sarà messo davanti all’impianto, dove dovranno, praticamente, passare tutti i carichi”.